Contenuti per adulti
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Cari occhi, voi che fluidamente accogliete le mie parole.
Come ogni testo che incide i miei sospiri, lenti e dolorosi,
nei miei giorni di angoscia straziante,
torno ancora a narrare ciò che mi uccide.
Il mio sentirmi lontana da un mondo che non fa parte di me, che disturba pensieri altrui scambiati con gioco.
Cari occhi che leggete, il mondo lo vedo crudele, forse nella realtà non è così, a volte percepisco un calore che mi abbraccia, proviene dai miei cari che conoscono il mio valore.
Desidero imparare a riconoscere la bellezza interiore che loro ammirano e non annunciarla per finta ai volti senza nome, solo a scopo di fare buona impressione.
Vorrei amarmi come qualcuno riesce ad amare la mia persona.
Forse tra un paio di mesi…o anni, vedrò un riflesso radiante, e magari crederò alle voci vicine, e smetterò di udire le mie…magari tramuteranno in pensieri soffici, che mi accarezzeranno la pelle come petali di rose, e non come lame taglienti.
Ma cari occhi che mi accudite in questi segreti
la mia metamorfosi non avverrà,
credo che la mia maturità sia marcia a causa del veleno di cui mi nutro.
Un veleno generato da me stessa, che non smetterà di scorrere nelle mie vene.
Dunque i miei desideri resteranno latenti.
Ed è straziante pensarlo, eppure io vedo solo questo velo oscuro che mi travolge, e non posso strapparlo, non ho forze, e forse nemmeno coraggio.