Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Attendo mille cose mi ricapitino
che, invece, — già lo so — non lo faranno.
Aspetto ancora che per qualche stramba
corrugazione nello spazio-tempo,
mentre distratto medito in giardino
si apra ad un tratto quello scuro
di finestra massiccio e rugginoso
e mia nonna si affacci
per salutarmi appena dalla rima
luminosa degli occhi
oppure rigirandomi nel letto,
accoccolato su di me nel sonno
nella mansarda all’alba
assaporo, che salga, un vago aroma
dalla cucina
di caffellatte misto e di zebrata;
aspetto che dal fondo della strada
si faccia avanti l’auto di mio padre
sballottata, sbuffando come stracco
peschereccio nel porto,
che ritorni mia madre rumorosa
da una qualche gazzarra di parrocchia
felice e persa dentro il multiverso.
Quante attese col tempo ho accumulato
nelle mie tasche piene, ormai sfondate
da un peso vano, inutile e gravoso
(sai quanto più di un accendino d’oro)
di chiamate mai giunte, di mancati
appuntamenti, treni persi, voli
mai spiccati da terra, di promesse
piene di vento:
(chi potrà capire
quest’ansia mia nevrotica e sottile
che mi inviluppa nel suo nebuloso
sudario di medusa,
se mai ritardi a fare capolino
da quel lontano, antico intercolunnio
un segno purchessia?)
ardo così di astiose consunzioni,
fascina profumata in fiamme, rogo
di rametti di sandalo e di abete
fumiganti di bigio
al confine dell’aria con il vuoto
e non so fare altro.
Attendo ancora i miei giorni migliori
che, invece, — già lo so — non avverranno
(o sono stati già? Chi lo può dire?).
attendo un lampo, un tuono, un campanello
d’argento che riverberi sonoro
in alto appeso a un fiocco blu nel cielo;
attendo un variopinto
drago cinese che mi strizzi l’occhio,
nel tramonto, cantando, un vago arpeggio
di sottofondo: attendo
un segno purchessia
che ponga fine a tutte le mie attese.