Il capitano di un veliero,
solca oceani infiniti,
nelle mani non stringe corde o ancore che lo tengono legato alla terra ferma,
bensì stringe i colori.
Dal Ponte del veliero lancia il blu,
il viola, il verde, l’ocra e l’indaco,
a formare un arcobaleno bizzarro , diverso, potente.
Scaglia speranza, amore, felicità assoluta,
passione, lamenti, sussurri, bisbigli e carezze.
Non contento decide di arrivare
Fino al cielo, di prenderne un pezzo,
di assaggiarlo e poi accorgersi che sa di infinito.
Assaggia il mare, sfilandone un’onda.
Non è salato, ma amaro, non è freddo ma caldo.
Lo lascia andare.
Prende una nuvola e la tinge di giallo,
afferra il sole e lo imbratta di blu,
prende il cielo e lo reinventa vermiglio.
Ha creato il suo mondo,
il suo angolo privato in cui lui è il bello e il cattivo tempo.
Così siamo noi,
Quando la vita ci sta stretta,
E quando le parole non bastano
E lasciano spazio al silenzio dell’anima narrante.
Il Veliero testo di Isabel_Ferreira