Lettera al paradiso

Ciao nonno, come stai è da tempo che non ci vediamo e ne sentiamo. Ti porto con me tutti i giorni, proprio qui nel mio cervello , il tuo ricordo risiede impassibile e il dolore si rinnova ogni giorno e io vorrei solo un tuo abbraccio. Vorrei poterti raccontare tante cose, parlare di quello che sto diventando, dei miei piccoli traguardi che ho raggiunto, dei momenti stupendi che ti ho dedicato, del mio primo amore e di quando non avevo voglia di andare a scuola. Nonno il tempo non è stato buono con noi, ha fatto tutto troppo in fretta io ero ancora alla porta per venirti a trovare e tu sei andato via in silenzio per le strade del cielo dicendomi semplicemente ci vediamo domani perché non volevi farmi rimanere male e io che avevo solo nove anni non sapevo cosa fosse la morte. Adesso che sono più grande mi rendo conto di quanto avrei voluto conoscerti,poterti vivere e farti vedere che quel nipote di mezzo metro adesso sta diventando un uomo che vive e vivrà per sempre nel tuo nome e ricordo.

Quante cose ci siamo persi nonno , il tempo si è preso tutto anche il me bambino è volato lì con te quel giorno perché è stato un dolore che non ha potuto sopportare e ha deciso di non staccarsi mai più da te, ma adesso che sono più grande mi piacerebbe tu potessi essere presente nel mio proseguo di vita, ti renderei partecipe delle mie partite, degli studi e della mia fidanzata, ti farei domande infinite sui tuoi trascorsi, mille parti della tua esistenza che per conoscere mi tocca chiedere a papà che a volte per nascondere il dolore non si sofferma più di tanto in fondo qui manchi a tutti perché non eravamo pronti, io non ero pronto, chissà se tu sia fiero di quello che sono e di quello che un giorno potrò diventare, non importa se la vita continuerà a fare male, io mi rintano nelle mie righe e ti verrò a cercare

Per sempre tuo nipote

Giovanni