Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Nel grande condominio degli alberi, era tempo di cambiamenti.
Le foglie, dopo mesi di onorato servizio — ombreggiare, abbellire, sopportare temporali e piccioni — avevano deciso, all'unanimità, di dare le dimissioni.
«Scioperiamo!», gridava una foglia rossa, mentre si lasciava cadere con un'eleganza da diva di altri tempi.
Il vecchio acero, saggio e un po' stanco, sospirava.
«Ogni anno la stessa storia. Appena sentono odore di inverno, si danno alla fuga. E poi tocca a me spiegare alla primavera perché siamo rimasti spogli come polli!»
Nel frattempo, lungo il sentiero, Anna camminava guardando l’insolita scena.
Una foglia, roteando lenta davanti a lei, sembrava salutarla con un gesto teatrale.
«Addio, mortale!», sembrava dire. «Vado a vivere una vita bohémien sotto una panchina!»
Anna rise tra sé e sé. Si sentiva un po' come quelle foglie: pronta a mollare tutto, iscriversi a un corso di ceramica e magari, perché no, trasferirsi su una spiaggia tropicale dove l’unico vento sarebbe stato quello delle palme.
Una folata più decisa spazzò via le ultime resistenti. Le foglie brune sfilavano via, come impiegati all’ora di chiusura il venerdì sera: chi con passo svelto, chi zigzagando, chi rotolando allegramente.
E la primavera? Oh, lei stava ancora facendo stretching da qualche parte, probabilmente con un cappuccino in mano. Non aveva fretta.
Sapeva che, come sempre, avrebbe trovato spazio pronto per lei... appena gli alberi avessero finito di lamentarsi.