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L' errore era che i sogni non volavano.
Le ali erano zavorre.
I pesi erano vuoti.
Per volare occorreva meno corpo
ma tanta consistenza,
massa quantica.
Il quantico della creature,
come lo amo dire!
Come amo ripetermi l' espressione
non algebrica dell' universo:
che è tutto un quintale dentro
un grammo d' anima,
la misura impossibile da compiere.
Per farlo non è sufficiente spingersi
col cuore;
l' ostacolo non era neanche il fardello della materia.
Il salto gigantesco
era di pochi millimetri,
nel sottospazio gravitazionale.
Ma nonostante tutto,
l' errore non fu neanche quello:
nemmeno lui fu capace di sbagliarsi,
era tutto giusto amare.
Probabilmente
fu solo che prendevamo
la rincorsa da fuori e non da dentro.
L' amore era interno,
la materia era tutta fuori.
Non vedevamo, e si sa:
lontano dagli occhi, lontano da Dio
