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Non un luogo, ma un'essenza che afferra, Il mondo ha scelto l'abisso, e tutto si prostra. Non fiamme o demoni, il nostro stesso volto, Un abisso interiore, un destino sconvolto.
Non un castigo imposto, una libera scelta, Un patto col buio, una promessa maldetta. Abbiamo eletto l'oscurità, la guerra che infuria, La sete di potere, che l'umanità figura.
L'oscurità è la brama che ci divora dentro, L'odio che cresce, il cuore senza centro. È l'invidia che serpe, il rancore che infuria, La menzogna avvelena, l'amore si stura.
È la perdita, il vuoto, l'assenza di grazia, La speranza tradita, che non lascia traccia. È la solitudine, il gelo che ci gela, L'incubo costante, che la vita cela.
Non demoni con tridenti, ma specchi che riflettono, L'uomo che soffre, e il suo spirito è afflitto. L'oscurità è la scelta, nel cuore teniamo, Un'eterna prigione, di dolore siamo.
E in questo abisso incarnato, noi siamo i rei, I dannati che danzano, senza più Dei. Un'eterna danza, di sofferenza e oblio, E nell'oscurità scelta, per sempre io.
