Uomo di cera

Appagato dal passeggiare
scalzo
tra le aiuole
luminate da una madre
trastullata da sghignazzi
di sua prole.
Fiutavo odor di viole
osservando
lo sguardo dai miei piedi
fuggente
del burbero passante
verso beltà
primo disdegnante.
Presuntuoso benpensante
affretta il passo
con occhio per metà nascosto
verso pranzo unico spasso
l'ammirare statuetta
di se stesso
come segnaposto.
Attira commensale
raccontando imprese
invasive come edera
solo per distrarlo da ciò
che per primo desidera.
Non gode né percepisce
l'importanza
dell' attimo sacro
dove la famiglia
con dialogo si riunisce.
Di cera suo segnaposto
accaldato
che si strugge
come ogni suo intento
dove
tutto ciò che tocca
si brucia e si distrugge.