Il semaforo distratto

scritto da S.M.
Scritto 18 giorni fa • Pubblicato 18 giorni fa • Revisionato 18 giorni fa
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Autore del testo S.M.

Testo: Il semaforo distratto
di S.M.

Un semaforo distratto

segna il tempo sulle strisce.

È mattino e si scuote dal torpore,

testimone luminoso

di una notte nera silenziosa.



Intorno,

i primi cani salutano

fedeli il palo colorato.

Pare grato per quell’attenzione,

mentre piedi e ruote,

incolonnati sull’asfalto,

lo sfiorano e sorpassano,

come un’onda che s’infrange

sposta i sassi e non si scusa.



L’incrocio si fa giostra:

frecce intermittenti incrociano

e si scontrano.

Il semaforo fatica,

viene maledetto.

Nessuno ha tempo per pensare.



E io sto lì,

seduto a un tavolino,

ancora intorpidito,

la mente indifferente distesa sull’asfalto.



Bevo piano il mio caffè,

mentre un gatto,

sbadigliando, si stiracchia —

infastidito,

spettatore un po’ annoiato.

Mi saluta mugolando,

graffiando con gli artigli

quel semaforo operoso.



Gli gira intorno, lento,

come strofinandosi alle gambe

di una vecchia conoscenza,

che ammicca ricambiando con un giallo singhiozzante,

un sospiro trattenuto

tra i colori verde e rosso.



E lui, incurante,

svicola tra passi e clacson,

incamminandosi indolente,

selvatico e randagio,

balzellando contromano

verso quella quiete

che persiane spalancate

hanno soffocato.

Il semaforo distratto testo di S.M.
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