Sovescio di sfalcio

scritto da Wong Sue
Scritto 4 giorni fa • Pubblicato 3 giorni fa • Revisionato 2 giorni fa
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Testo: Sovescio di sfalcio
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Le tendine sottili alle finestre, allegre al vento, imitavano un tutù in un'aria curva verso il basso, vizze come la menta che perdeva i suoi profumi nel tombino.  
"Non mi ricordo di te," disse Francesco masticando un pezzetto dialle carrube.Un odore dolciastro si propagò tra loro, la sua risata, che una volta era la sua casa, il rifugio leggero senza barricate, diveniva una bici in corsa dove la risata di lei era quella di una folle in cerca di qualcos'altro da bere.  
"Ero la tua parte di mare, senza confini, ero il silenzio e la luce. Ti sedevi su di me per guidare le nostre anime, io il mezzo e tu la bussola."  
Francesco la guarda con dolcezza, tira fuori dal taschino un nuovo pezzo dalle carrube e ricomincia a masticare.  
Sono sempre le stesse parole che Annalisa gli ripete, un sovescio del loro sfalcio; per lei sono sempre diverse. Parole lontane dal muretto sotto il carrubo, dove si amarono.

Sovescio di sfalcio testo di Wong Sue
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