Monologo di un cane

scritto da ElePic
Scritto 16 anni fa • Pubblicato 21 giorni fa • Revisionato 21 giorni fa
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Testo: Monologo di un cane
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                                                       "Monologo di un cane"

 “Rieccomi a casa. Il cancello è chiuso, le luci sono spente. Oh, scusate, mi presento: mi chiamo Whisky e sono un cane fantasma. Dopo essere passato a nuova vita per mano di un balordo, sono ritornato per una breve visita. Arrivai in questo paese circa tre anni fa: il passaggio da una vita nel canile a una vita in famiglia, fu per me una grande gioia.  Finalmente avevo una cuccia tutta mia e un ampio giardino a disposizione, nel quale sgranchirmi le zampe. Il contatto con la natura fu un vero sballo! Di giorno rincorrevo le lucertole, mentre di notte davo la caccia ai topi di campagna. Il mattino facevo trovare le prove del mio scrupoloso lavoro notturno sullo zerbino, davanti a casa. I miei padroni mi premiavano con coccole e squisiti biscotti. Sono stato un buon cane da guardia. Una sera, dopo avere scavato un buco nella recinzione, scappai. Avevo trovato il modo di godermi la piena libertà. Ma la libertà ha un prezzo, ed io,  alcuni mesi fa, l’ho pagata cara. Dopo che, per l’ennesima volta, mi ero allontanato da casa per uno dei miei soliti giri, mi imbattei in un bifolco che mi diede una bastonata sul coppino facendomi  cadere a terra privo di forze. Come se non bastasse, mi assestò una seconda legnata che mi spezzò in due parti il cranio. Ricordo di essermi svegliato avvolto da una nuova energia. Entro nel cortile. Giro, annuso. Ci sono ancora la mia casetta di plastica verde e le ciotole per l’acqua e le crocchette. Poverini i miei padroni,  forse, credono che io mi sia perso?! Ma io, come tutti i cani, ho il navigatore satellitare incorporato. Non è mio compito disquisire sul comportamento degli uomini, ma posso affermare, senza reticenza, che molti di loro sono esseri malvagi. Il mio arcame si trova nel podere del bifolco, sotto uno spesso strato di terra. Verrà scoperto per le calende greche! E’ una notte luminosa: c’è la luna e…ohilà, una stella cadente! Esprimo un desiderio. ( Nella casa, le luci si accendono. Un fanciullo si affaccia alla finestra: "Whisky! -grida- Mamma, corri, è tornato Whisky! L'ho sentito abbaiare!")
"Ecco, ora posso andarmene; il mio desiderio è stato esaudito. E pensare che oggi non è neppure la notte di San Lorenzo."
                                                                                                                                                                                                                                               


Elena Piccinini

 

Monologo di un cane testo di ElePic
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