Ricordo quegli occhi cristallini come il mare
Che risplendevano nel bagliore di un'estate romana
Ricordo l'odore del tuo profumo,
inebriante, estasiante, afrodisiaco
Ricordo il tuo accento straniero,
sembravi un infante che pronuncia le sue prime parole
Ricordo le tue mani candide, morbide, infinite
sembravano seta sul mio viso
Ricordo la tua bocca: calda, succosa…
le tue labbra stringevano un abbraccio senza tempo con le mie
in un indelebile memoria di noi
Ricordo il tuo sapore, così delicato, con un retrogusto di sigaretta
Ricordo le mie mani che correvano sul tuo corpo
come un viandante che esplora la sua terra promessa
Ricordo le mie labbra che baciavano la tua schiena
avide, vogliose, assetate
come un vagabondo che, dopo tanto camminare, trova la sua oasi in un deserto
Ricordo i nostri corpi uniti in un orgasmo siderale, in un'eterna sinergia mentale
in un mantra cosmico di immenso splendore.
Ricordo di aver voltato gli occhi, solo per un momento, verso lo specchio:
ho visto un ammasso di cellule, un groviglio di pelle, capelli, mani, piedi
ma, in quel momento, ho visto la bellezza.
Ricordo lo splendore dei nostri corpi candidi e così leggeri
sembravano esenti dalla forza di gravità, dall'invecchiamento e dalle leggi universali
Ricordo, amaramente, le nostre lacrime
Ricordo la mia solitudine, il giorno seguente, come uno zingaro a vagare senza destinazione
Ricordo le tracce che hai lasciato, inconsapevolmente, nel mio cuore
Ricordo le ferite che hai curato, e il bene che mi hai fatto
Ricordo, il ricordo di noi.
Ricordo....... testo di Andrew