Due lupi

Due lupi corrono veloci in un bosco senza luna, fanno l'amore. In uno riconosco il tuo sguardo.
Il tuo occhio che mi guarda e brucia. Muro che non ho mai fatto sciogliere.

Frecce, frecce, tante frecce mi traffigono. Sono frecce di emozioni colorate non le capisco,
aliena.
Vengo da un altro pianeta,
non posso capire

Non ho mai fatto cadere i tuoi muri. Ho battuto ho pianto ho urlato ho riso e deriso il muro. Sono stata circondata in un castello di solitudine. Vedo ancora il tuo sguardo: distesa di ghiaccio immenso che brucia,

non posso entrare.

Siamo lupi corriamo veloci, il richiamo atavico dei nostri baci ulula fra le fronde degli alberi.
 C'è così tanto odio nella tua testa amore, mi ci sono imprigionata. Ci sono io dentro di te,
bellissima
trafitta, pugnali del tuo odio
per te stesso.

Mi ricordi casa... tante nubi di anime che ho vissuto, le vedo, alte, murata nel mio castello.

Siamo lupi, corriamo veloci, non abbiamo più tempo amore le pareti si restringono. Sto sola dentro al castello con il tuo odio per mano. Non posso entrare nei tuoi occhi taglienti di ghiaccio. Forse è l'unico posto dove siamo radagi selvaggi e liberi. 

Non posso più scendere è una infinita distesa di giacchio più grande di tutti i sorrisi respiri che ci sono stati e ci saranno, io lo so, vengo da un altro mondo. Lho visto molto prima, anni luce lontana.

Ma è ghiaccio. Vedo la tua sensibilità che brilla nella neve chiara della scarna e ferita vedegetazione.

 Attimo.

 Silenzio, che illumina.

C'è una brace di ghiaccio nei tuoi occhi che ardonono, è uno specchio, vedo anche me stessa non brucia come il tuo cuore, ustiona come il mio.

Non possiamo più scendere muri fino al cielo. Non sappiamo più chi siamo.

Continuiamo a correre, siamo lupi. Non siamo più umani, forse non lo siamo mai stati, ma i tuoi occhi continuano a guardarmi.

Un'ancestrale bellezza mi richiama nei tuoi occhi, continuamo a correre, siamo lupi.