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Sai, credevo d’aver detto tutto.
Ma tu… tu sei sempre un’altra.
Un’altra te, ogni volta che ti guardo
Un’altra te,
con lo stesso sorriso ma un taglio diverso di cielo.
Un’altra te,
che entra nel sogno, ma esce con passo leggero.
Ti ho scritto canzoni,
mi hai dato illusioni ,
e ogni volta pensavo: “questa è l’ultima, giuro…”
ma poi torni tu…
un’altra tu,
porto sicuro.
E sei l’età che non cambia,
sei la nota che vibra e si spande,
sei la voce che mi trema in petto
quando dico il tuo nome piano,
quando fingo che non t’amo…
Ma lo sai,
che sei sempre tu,
ogni volta diversa,
e io resto qui,
a cercare…
un’altra te,
che ride alle cose che un tempo odiavi.
Un’altra te,
che balla nel buio dei miei pensieri schiavi.
E mentre il pianoforte piange,
io sorrido perché sei ancora la stessa.
Solo… con un altro riflesso,
più vero, più denso.
quello che avrei voluto essere io,
ma si è rotto lo specchio.
Ti ho vista crescere e cambiare,
non sei più quella di Età…
sei mille versioni di te.
la luce che filtra e mi abbaglia,
sei la preghiera di chi non crede,
ma spera nel miracolo
e anche se non ti parlo,
resti il mio oracolo,
anche se ti perdo
non smetto mai di cercare
un’altra te…
nonostante il tempo davvero sia passato,
ritorno ad essere enrico,
quando ti abbraccio.