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Mi guardavano come fossi uno stronzo, Come se li odiassi. Si disinteressavano a me pensandomi disinteressato. Ma effettivamente anche se mi avessero chiesto qualcosa non avrei detto nulla, che senso aveva. Non mi è mai piaciuto lamentarmi, perché le cose non cambiano, a parte l’idea che le persone hanno di me. Non avrei detto nulla, ma avrei voluto tantissimo farlo. Avrei voluto che mi capissero, senza che mi capissero solo un po’.
E forse avrei voluto dire tutto. Avrei detto che ci sono giorni in cui ci si sveglia tristi, stanchi e pesanti. Giorni in cui non ci si vuole svegliare, e si aprono gli occhi solo per iniziare a piangere. Perché viviamo malati in un mondo malato. Ci prescriviamo da soli i farmaci della felicità non pensando a effetti collaterali. E l’amore...lui ci cura con la stessa dolcezza e semplicità dell’acqua calda e limone consigliata dalla nonna. Perché siamo così concentrati nel voler guarire che ci dimentichiamo pure di cosa siamo affetti. E così diventiamo tutti medici in un mondo senza medicina. Si dice che la solitudine fa più male di 10 sigarette al giorno, seppure a volte continuiamo a cercare di stare soli con la stessa ferocia con cui continuiamo a fumare. Ma ci diciamo che per oggi era meglio così. Mentiamo così tanto a noi stessi da illuderci quasi di sapere cosa fare a volte. Tuttavia, le nostre risposte di fronte alla realtà sono più instabili di un castello di carte; e allora diventiamo fragili. E allora si fotta chi non è d’accordo con me tanto non cambio idea.
Ma non so se avrebbero capito, e allora non l’ho mai detto. Perché certe parole se le usi male non tornano più.