A mano a mano-Trilogia di una perdita

scritto da Luca Savarese
Scritto 5 mesi fa • Pubblicato 5 mesi fa • Revisionato 5 mesi fa
0 0 0

Autore del testo

Immagine di Luca Savarese
Autore del testo Luca Savarese

Testo: A mano a mano-Trilogia di una perdita
di Luca Savarese

A mano a mano mi perdi e ti perdo.

La mia presa morente

si aggrappa al tempo in cui sei stato presente.

Eppure la marea leviga la memoria,

restituendomi solo pochi ricordi opachi.

La prossima luna piena

dilaterà la distanza tra noi,

allontanando le nostre anime

dai confini sfumati l’uno nell’altro.

E tutto questo andrà perduto.

Nel sistema infinito del mio sentire

mi arrendo al tuo desiderio finito di volermi.

La mente vaga nei luoghi a noi familiari

ogni qual volta ho bisogno di ricordare il tuo volto.

Con cieca veemenza

l’animo si infrange sul margine del cielo di puro cristallo,

in cui la città sembrava disperdersi,

costringendomi a una permanenza indesiderata,

alla resa della tua mancanza.

Ogni complimento ha rubato un pezzo d’anima,

le tue mani, brutali strumenti per disfarmi.

Sei riuscito a toccarmi da qualche parte,

così a fondo da non credere.

Ma io non riesco a fare lo stesso per te,

e ora non riesco più a ordinarmi

nei limiti a cui mi avevo costretto.

Come hai fatto a darmi questo dolore?

Le mani congiunte in atto di preghiera,

azzanni la mia carne d’agnello

mentre ti specchi nei miei occhi scuri

solo per vedere luminoso il tuo riflesso.

Di nuovo, profanare il tempio del mio spirito

per trafugare le reliquie del mio martirio.

Santa tenerezza ancora mi tormenta:

non essere altro

che un’estensione del tuo sguardo.

Ti dissolverai presto in una vita che ignoro.

Altri uomini ti saranno accanto,

a cui sorriderai

come a me, nei tempi passati.

Ti perderai in pensieri a me sconosciuti

mentre l’accetta del tempo

squarcerà il mio scalpo.

Traboccheranno, in una colata di sangue,

le poesie in cui mi ostino a cucirti.

Ciascuna celerà un’unica domanda:

a tratti riesce il mio ricordo

a riempire la monotonia delle giornate vuote,

mentre ti confidi alla luna?

Una calda sera di giugno,

distratto dalla marcia dei miei passi,

vedrò la sagoma dei tuoi occhi

nell’incresparsi delle onde.

Laveranno via il rancore,

e mi scoprirò a volerti di nuovo bene.

Anche da così lontano, senza più soffrirne.

Saprò allora

di averti perduto per sempre.

A mano a mano-Trilogia di una perdita testo di Luca Savarese
5