Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Era venuto da lontano, dicevano in tanti, forse perché non parlava mai.
Voce rotta, arrochita da tabacco scadente,
E un violoncello in spalla, soma leggera a corde vissute ma solide,
Ricordava un aedo dei tempi passati, così alieno dal branco di
Yuppies che frequentava il quartiere.
Bazzicava nei pressi di un locale alla moda a quei tempi,
Respirando ansia all'ombra delle luci al neon che spiovevano arcigne.
Era strano vederlo lì, quasi spiasse timidamente, avidamente, ogni giovane donna:
Ad alcune rivolgeva in preghiera i suoi occhi assetati d'emozione, ma non erano mai chi cercava,
Troppo felici, piene di speranze, tutte diversamente uguali,
Hostess dalle gambe lunghe e col sorriso brillante preconfezionato.
Yogurt rancido e vino acido in cartone, per mesi, non si muoveva, esisteva
Osservando e sperando a ogni respiro nel suo giro di do;
Una via l'altra, le donne passavano, indifferenti: sembrava sempre che non potesse essere lei.
Ti troverà, prima o poi, essenza d'aromi mai dimenticati.
Annuserà l'aria alla ricerca inesausta di te, cantore senza musa.
Kamikaze incosciente verso ogni porta oltre cui non ci sarà il tuo cadavere
E una canzone da buttar fuori per smaltire il dolore.