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È il mio lavapiatti
Solo il lavapiatti
Di lui conosco soltanto il nome
Nessun paese, nessuna età, nessuna via
Talmente estraneo che ieri sera
me lo sono scordato nel congelatore
Oggi l'ho chiamato per svegliarlo
L'ho chiamato forte
perché lui esiste solo quando
lo chiamo per nome
e mi appare da dietro
"Signore, signore"
in un ronzare incomprensibile
come un calabrone
L’ho trovato che stava lì
con gli occhi aperti
e non mi ha risposto
le labbra bluastre e tra i denti
la lingua rossa di sangue
a prendersi gioco del mondo
E allora l'ho messo in un sacco
e l'ho gettato in un fosso
