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A dire il vero…chi può dire che c’è di vero?
La definizione più tradizionale
eppure talvolta così complessa
di verità ci ricorda che essa è un accordo coerente con una realtà oggettiva.
Una verità assoluta che rimuova l’illusoria verità relativa.
A dire il vero…esiste davvero tale realtà universale?
Non è forse l’universo stesso a dimostrarsi ingannevole,
nulla di ciò che vedi nel cosmo risulta essere ciò che è veramente.
A dire il vero…sto forse dilagando? Mi sto forse perdendo nei meandri del cosmo,
ma io in fondo che ne so delle verità e delle illusioni del cosmo stesso?
Fatemi tornare qui, alla mia minuscola esistenza, alle bugie che ci raccontiamo quotidianamente…
...a dire il vero, quante sono!
Perché la “verità” così come la conosciamo appartiene, prevalentemente, al linguaggio.
È attraverso i discorsi e le affermazioni
siano esse con qualcuno oppure interiori
che ci arrovelliamo il diritto di esprimere giudizi su concetti e realtà.
A dire il vero allora
la verità in sé non è né vera né falsa
finchè non viene violentata dal giudizio
dopo essere stata presa per i capelli dal dualismo.
A dire il vero…come si può dibattere sul fatto che tutto ciò che pensiamo, diciamo e scriviamo sia già stato pensato, detto e scritto.
A dire il vero… persino queste parole non sono altro che un’eco già udita.
Ma a dire il vero
è con voi che continuo a cercarla
questa verità.