Contenuti per adulti
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Dita nodose
su mani gentili
rovinate ispessite
dalla fonderia
Occhi di bontà infinita
Mi sono occorsi anni
per amare mio padre.
Il demone di usurparne
posto e ruolo
li dipingeva debole
In realtà devo a lui
la mia tenerezza
La muta rassegnazione
era disincanto sulla vita
Ha combattuto mio padre...
I suoi demoni che
cercava di placare
stordendosi
perdendosi
nel riflesso di un bicchiere
Quei demoni
non l'hanno vinto
Epopea minima
inadatta
a parole altisonanti
Mi manca...
Il suo volto
Il suo guardare
quasi scusandosi
l'onestà gratuita
Poi accade…
Davanti allo
secchio lo ritrovo.
Stessi occhi
stesse rughe
stesse domande.
Ritrovo i segni
l’inizio del viaggio.
Il mio
concepimento
l’atto d'amore
supremo
Immagino
la tenerezza
lo sfiorarsi …
Rivedo la delicatezza
con cui mi hanno
accolto al mondo