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"Non osate far squillare la voce"
Associatemi a ciò che manca alla foresta,
il mio corpo steso è immune alle pretese
di chi sa l'uso della mente
e della ragion propria.
A chi usi la lingua per tagliare,
lacerare e far male,
che non osi far squillare la voce,
poiché il bradipo sul ramo insegue audace
sogni rilassanti e voraci mangiate.
Non osate far squillare la voce,
sui canti beati che la natura vuole
suonate la canzone più dolce,
cantate la melodia più quieta
per non disturbare il volo calmo della civetta.
Non osate far squillare la voce
al rumore delle radici che mi avvolgono,
e che mi abbracciano sotto il tronco dell'albero
con la cui chioma dal sole mi dà riparo.
Alla cella di Dio io non appartengo
ma di chi mi definisce io son figlio
e di chi mi dirige io son amico.
Non osate far squillare la voce
poiché alla natura spetta sempre il mio cuore.