Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Nel silenzio che avvolge la notte,
la musica s’espande tra zolle e radici,
e fasci di luce, come sogni sottili,
fanno fiorire l’arte in petali antichi.
Sbocciano fiori che parlano piano,
sussurrano versi, melodie e colori,
sono muse nate dal cuore di un suolo nascosto,
spiriti puri, custodi di sogni segreti.
Un uomo li osserva, curioso e rapito,
chiede chi siano, da dove sian venute.
Tre voci si fanno una:
“Siamo figlie della notte, dell’arte il respiro”
Dietro lo sguardo, un’ombra si cela,
non sete di conoscenza, ma fame d’esser il migliore.
Loda le muse, le incanta, le inganna,
maschera l'oscuro desiderio con finta passione.
“Quando tornate?” domanda tremante.
“Solo di notte, quando il mondo si tace.”
Ma l’uomo in crisi, si fa predatore,
e con mani feroci strappa le muse.
Non ode i lamenti, né vede il dolore,
corre via con i fiori, rapito dall' egoista sogno.
Ma giunto a casa, trova silenzio:
i petali spenti, privi di ogni bisogno.
Li inghiotte, sperando in un dono rubato,
ma tre spiriti appaiono.
Un gelo lo invade, un male profondo,
e di tre, solo una voce:
“Siamo dentro ogni anima,
come sussurro che il cuore trattiene,
ma solo a pochi ci mostriamo,
a chi sa vedere oltre le catene.
Quando ciò che si brama si prende con forza,
quando il desiderio diventa conquista,
quel che pare potere all’inizio,
diventa veleno che l’anima logora” .