Un giorno a Napoli

scritto da Italo Rapacciuolo
Scritto 6 giorni fa • Pubblicato 5 giorni fa • Revisionato 5 giorni fa
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Testo: Un giorno a Napoli
di Italo Rapacciuolo

Quel bacio rubato dietro una colonna
di Piazza Plebiscito,

ricordo il nostro danzare tra pizze
e mandolini
tra babà e gelsomini.

Un giorno a Napoli 
in un angolo dell'universo conosciuto, 
eravamo liberi

esseri imberbi sugli spigoli dei verbi:
amare, desiderare, plasmare.

Seduti sulla riva della coscienza
un attimo di malinconia, ricordi?

fotografia di chi resta a guardare
un tramonto a Mergellina, 

e la bambina dentro te che giocava 
con le sue fantasie,

una carezza sulla via dei bisogni

e i sogni adagiati sulla sabbia
della nostra memoria.

Seguimi dicevo, ricordi i veicoli
di Spaccanapoli, vecchi palazzi,

antichi ragazzi che cantavano:
torna a Surrient.

Una preghiera
nella chiesa del Gesù Nuovo,

s'apprestava Natale, i presepi
quasi viventi di San Gregorio Armeno,

un altro bacio, dicevo: perlomeno,
e il Cristo Velato ci commosse 
con le sue membra di carne e marmo.

Adesso inchiodati a questo tempo
facciamo le fusa guardando
quei giorni intrisi di mistero,

e quello che eri, e quello che ero.






Un giorno a Napoli testo di Italo Rapacciuolo
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