Contenuti per adulti
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La sera si posa lieve, come una carezza sulla spalla affaticata,
sussurrando piano: "Lascia andare".
Le luci si spengono, una dopo l’altra,
i pensieri si sciolgono dal collo come sciarpe troppo strette,
cadendo sul pavimento della stanza,
dove restano immobili,
mentre il cuore apprende il silenzio.
Poi giunge il mattino,
non con fanfare fragorose ma con un filo di luce che striscia sotto la porta.
È un invito sottile: "Ricomincia".
Il caffè borbotta, il giorno si distende,
le mani ritrovano il loro peso,
le parole riacquistano valore.
Tra questi due atti la vita si intreccia,
un arazzo di aperture e chiusure.
Chiudiamo gli occhi per non vedere troppo,
li riapriamo per guardare ancora.
Riposiamo per non spezzarci,
riprendiamo per non spegnersi.
È un’oscillazione antica questa
lasciare cadere le foglie,
far germogliare nuovi fiori.
Morire un poco ogni notte,
rinascere un poco ad ogni alba.
E in questo spazio tra i due poli,
noi stessi,
che impariamo il coraggio
di dire addio
e la grazia
di dire buongiorno.