Ad Un Passo dal Silenzio

Ad Un Passo dal Silenzio.
Non ho più braccia per combattere, né voce per urlare.
Ciò che mi resta è poco, quasi nulla, eppure pesa come un mondo intero: il solo pensiero di perderlo mi lacera l'anima.

Lacrime nere, il riflesso amaro di una fede totale.
Ho vissuto per gli altri, li ho messi davanti a me, sempre. E nel farlo, ho dimenticato chi fossi.
In cambio, ho ricevuto il nulla travestito da necessità. Sono stato il loro strumento: una chiave inglese, essenziale solo quando serviva, poi gettata nell'oblio di una cassetta degli attrezzi impolverata.

L’egoismo è un veleno, il più puro.
Lascerò che tu marcisca, e nessuno potrà mai biasimarmi.
Questo è il ciclo eterno: un gioco di mani che sottraggono per colmare ciò che è già colmo.
Chi possiede troppo, reclama ancora.
Chi possiede poco, vede sparire anche l'ombra del poco che ha.

Io, nato dal vuoto, ho scalato montagne controvento per diventare almeno un’eco di qualcosa.
Ma i "dieci" erano sempre lì, torri d'avorio eterne, a ricordarmi cosa fossi: un segno nullo. Un cerchio vuoto.

Eppure...
Resisto. Resisto ancora.