Poesie Americane XVI° Lebanon KS

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Autore del testo A.B.

Testo: Poesie Americane XVI° Lebanon KS
di A.B.

Chiamami c'era scritto sul biglietto
che la cameriera gli aveva dato
allo Steak House sulla 36.
Vicino al cuore che batte
una spina gli diceva lascia perdere,
vattene dove te ne devi andare,
non ti voltare e se torni
cambia strada.
Eppure nel locale ci aveva scherzato,
aveva osato una confidenza
spinto dal suo bel viso
o dalla disperazione della strada,
del grigiore invernale e della fitta nebbia
ancorata fin dentro le ossa.
Avevano scherzato sul centro del Paese
e sul centro di Bob e giù di lì,
lei rideva e non sapeva nulla,
pensava ci fossero da quelle parti
solo campi e campi e stalle.
Poi lui aveva detto e adesso ci sei tu
e lei servendo qua e là ai tavoli
ma parlando con lui era arrossita
era andata da lui e guardandolo:
è una cosa seria non scherzare,
così lui aveva chiesto del caffè,
aveva pagato ed era uscito.
Appena fuori sul pick-up rosso
si era acceso una sigaretta
e stava facendo manovra quando lei
era corsa fuori e senza guardarlo
aveva infilato nel vetro mezzo aperto
un foglietto piegato a metà.

Non era ancora buio quando
dalla Rd 130 entrò tornando sulla St 281
e mentre il giorno si spegneva lontano
le luci della città gli ricordarono
la sua casa fuori Chicago nella neve
tanto tempo prima e l'abbraccio forte
di sua madre che partiva.
Qualcosa di mai riparato
si spezzò al centro del suo petto
e ancor di più di quanto da sempre
avesse mai fatto, gli fece male.
Ma dovette aspettare la Jewel County
per chiamare al telefono
il numero avuto in dono e lei non c'era
ma sarebbe tornata l'indomani:
un piccola speranza,certo,
ma meglio di niente,stavolta.
Poesie Americane XVI° Lebanon KS testo di A.B.
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