Mi si accappona la pelle...

scritto da Venny Rouge
Scritto 4 anni fa • Pubblicato 4 anni fa • Revisionato 4 anni fa
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Autore del testo Venny Rouge

Testo: Mi si accappona la pelle...
di Venny Rouge

E sì, sì, è così.
Non posso credere che abbiano scelto di dare il via a licenziamenti “selettivi“.
Che si ammicchi al pensiero che a poterli svolgere siano le aziende che non sono in crisi e non urlare che questo sia follia.
Per quale logica una azienda non in crisi dovrebbe licenziare?
Non è forse il suo Capitale umano a renderla competitiva?
Dietro allo strano procedere, non può esserci il convincimento economico sbagliato.
La n.s. classe dirigente ha cultura e intelletto e della cupidigia fa vanto.
Penso che dall’ondata di disoccupazione che si approssima, alle entrate del governo che incasserà milioni di euro per tassazione sui TFR.
All’imprenditore il lucro maggiore che verrà dal nuovo assunto di norma ritenuto più preparato e accondiscendente di quello che lascerà e lo tratterà a un costo minore.
Quanto alle aziende che essendo in crisi non potranno per il momento licenziare, bene per loro si aprirà la strada che conduce al fallimento industriale.
Sono aziende ferme al palo con dipendenti pagati dalla cassa integrazione.
Costrette e costringibili dalla norma.
Eppure questi dovevano essere gli anni del benessere per tutti noi.
Le macchine, l’elettronica, avrebbero dovuto non solo condurci sulla luna ma darci una ricchezza senza pari.
Era nelle premesse.
Nel percepito.
Congegni acquistati con gli sforzi dei lavoratori.
Queste “macchine”, ci hanno soppiantato e sono in uso per una classe sempre più ristretta.
Quella che può acquistare il particolare servizio.
Che faremo mai noi di vetture condotte dall’intelligenza artificiale se non avremo i soldi per noleggiarle?
-Bah!
Così i peggiori scenari vagheggiati nei film di fantascienza, narrati con novizia da tanti autori preveggenti sembrano oggi fatti concreti.
Ancora oggi, nel Colosseo dei nostri tempi, astanti e gladiatori.
La parola, una stretta, la vicinanza a chi affronterà il ritrovato anfiteatro e il fatto non si parlerà che asetticamente di morti, credete, non significa che di sangue se ne spargerà poco.
Mi si accappona la pelle... testo di Venny Rouge
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