Testo: Cassandra
di Mary Read

C’é tanta gente che incrocio per questa strada, mi sfiora e riesco a leggerla.
Mi tocca il suo animo ma non se ne accorge, non se ne accorge mai nessuno.
Le rare volte che ho provato a parlare, sono stata sgridata, insultata, addirittura travisata e non sono stata creduta.
Io leggo. Leggo loro. Dove non li legge mai nessuno e nessuno lo sa.
Loro passano e scompaiono, lasciandomi dentro un pezzetto. Quel pezzetto è una traccia. Io la seguo e li conosco: i loro difetti, le loro debolezze, i loro amori, il loro animo e tutto quel male e dolore, sommersi. Da lì vedo il loro futuro…
Sarebbe bello, dirglielo! Poterglielo dire! Ma non mi è permesso.

‘Ti ho letto, hai una scrittura devota, nostalgica, non andare indietro’.

‘Le tue parole sono di carta vetro ma sotto c’è cotone, vedo e sento quel cotone’

‘Sei arrabbiato e ti devi difendere. Perchè non provi a cambiare il vestito delle frasi? Quel vestito ha stancato, è fuori moda da tante stagioni, perché non provi un colore più radioso, attirerebbe le api’

‘Guardati! Le tue mani! Sono mani stanche. Cosa ti resta nelle mani? Tirare pugni non serve. Hai dimenticato come usarle. Prova a fare carezze è meno faticoso e ti fa ritornare…’

‘Dove vorresti andare, guarda bene. Qui hai altro, guarda bene…’

‘Sei rimasta sola. Sei proprio sicura? Non è così’.

‘Quell’amore ha preso un altro cammino, ha percorso con te il tuo stesso sentiero per un po’, adesso lascialo andare. Tu sei su un altro sentiero’.
Sono tanti pezzetti che mi colpiscono come frecce, mi lasciano tramortita e penso che leggere a volte non è poi una gran cosa.
Dovrei disattivare il terzo occhio, l’ajna chakra, voi lo chiamate così, disattiverei la mia essenza, spegnerei il mio soffio vitale e questo è contro la mia legge cosmica.
Che strana questa gente, crea intelligenze artificiali, ogni tipo di marchingegno per migliorare la propria esistenza e si pone poi tante, infinite domande se utili o meno, se vantaggiose o pericolose, quando sono state proprio create da loro! E ancora, va alla ricerca di altri mondi, di altri esseri, di extra terrestri o di alieni, quando fra di loro ci sono esseri, creature, umani, normali, semplici e insignificanti che li leggono, che li sosterrebbero, li aiuterebbero…ma non riescono a vedere, a vederli e a credere.
E scrivono, scrivono e vivono ma non sanno neppure loro il perché, ma chi li legge nel profondo?
Ho pensato di entrare in comunicazione con loro molte volte, come dicevo, mi è stato detto che può essere deludente e qualche volta sono riuscita ed è stato così. Deludente.
Devo rassegnarmi, non posso. Stravolgerei il corso dei loro scritti, dei loro destini, della loro esistenza e forse anche della mia.
Allora resto qui in silenzio, a leggerli. In assoluto silenzio, scrivendo anch’io perché forse è l'unico modo, scrivere è l'unica rotta possibile.
Aspettando qualcuno fra di loro che riesca a vedere, che mi legga.
Che riesca a leggere me.