Quale amore può salvarci?

Una cosa è certa: solo l’amore ci salva. Ma quale amore? Dobbiamo aspettare un amore umano, che venga a tirarci fuori dal nostro abisso, che ci liberi dalle mille paure, che ci spinga fuori dai nostri segreti, che ci apra ad una luce e ad una speranza nuova? Ma esiste un amore umano così? E’ forse l’amore di un dio quello che attendiamo con tutto noi stessi, che ci faccia ritrovare dopo esserci persi tante e tante volte, dopo aver creduto e poi tradito, dopo aver conosciuto e presto dimenticato? E’ forse l’amore di una madre o di un padre o di un fratello o di una sorella o della famiglia più ampia che esista che può davvero salvarci? O è forse l’amore di un amico discreto, che sa accompagnarci senza mai nulla chiedere in cambio? O è forse quello di un animale, che più di ogni uomo sa darci l’affetto che ci manca? Quale amore può salvarci? Quale amore attendiamo con così tanto ardore, a cui affidiamo la nostra stessa salvezza? In verità, noi cerchiamo altrove ciò che dovremmo trovare in noi stessi. E’ forse, innanzitutto, l’amore per noi stessi che può salvarci. Quell’amore che non osiamo neanche pronunciare. Quell’amore che vince la nostra convinzione di non essere amabili. Quanto bello sarebbe se imparassimo ad amarci profondamente, senza il bisogno di altre conferme. E’ su questo terreno fertile che forse poi, forse, potremmo seminare e veder crescere ogni altro amore, che rafforza e arricchisce, ma mai sostituisce, quello per noi stessi. Sarebbe davvero bello se credessimo alla forza salvifica dell’amore per noi stessi. Se ci concedessimo la possibilità di meritarlo questo amore. Eh si, sappi che tu sei amabile. Che nonostante le tante brutture di ogni vita, tu meriti di amarti.  E poi di essere amato/a. L’amore degli altri non ci dice nulla dell’amore e del rispetto per noi stessi. Amati più che puoi. Amati come sai. Amati come sei. Amati dove sei. Amati qui. Amati ora. E’, forse, questo, prima di ogni altro, l’amore che ci salva.