Lux

scritto da MAL AKH
Scritto 2 anni fa • Pubblicato 2 anni fa • Revisionato 2 anni fa
0 0 0

Autore del testo

Immagine di MAL AKH
Autore del testo MAL AKH

Testo: Lux
di MAL AKH

Nelle pieghe più oscure della mente, dove l'eco delle ombre danza come spettri senza fine, emergeva la figura di un'anima errante, prigioniera del labirinto dei suoi pensieri.
Un viandante dai confini instabili, sospeso sul filo sottile tra identità e confusione... Come una canzone antica, era un'anima tormentata dai suoi stessi disturbi, o per lo meno, così lo descrivevano.
-Una melodia spezzata che si collocava al confine tra note discordanti-

"Per anni, il peso della malattia gli aveva stretto il cuore, un boato silenzioso che risuonava nelle stanze vuote della sua esistenza. Era un frammento di notte senza stelle, un grido soffocato nell'abisso delle sue stesse paure..."

Ma un giorno,
un pallido raggio di luna si spalancò attraverso le nubi dense.
Un'ombra di speranza, un sentiero incerto, si delinea tra i suoi pensieri tumultuosi.
E così come quella sua melodia dalle note spezzate,
iniziò a seguire quel sentiero,
un passo dopo l'altro,
sperando che lo guidasse verso la luce...
Mentre avanzava, i fantasmi del passato si trasformavano in mostri, e il suo corpo divenne la loro dimora.
-Mostri che avevano l'aspetto di ricordi dolorosi, tracce di traumi sepolti nell'anima...
Quei mostri si annidavano nel suo stomaco, divorando i confini della sua volontà come vermi insaziabili.
Una danza feroce tra coraggio e terrore si svelò, ma sembrava che più lottasse, più i mostri crescessero in potenza. Fu in quel momento che cedette all'oscurità, lasciando che quelle bestie lo trascinassero nelle profondità dell'abisso interiore.
Nella caduta, sprofondò in una voragine ancor più larga, lì dove perfino l'atto di nutrirsi diventò una guerra di autodistruzione:
-ogni boccone portava l'eco di una "purificazione" forzata, un richiamo ancor più forte delle sue continue paure.
Paure che divennero catene, imprigionandolo nell'angoscia di una battaglia per la sopravvivenza e la dignità..

Ma nel cuore della tempesta,
nel cosiddetto "occhio del ciclone" di quei tormenti, una fiamma tremolante di speranza sopravvisse.
La stessa fiamma che lo aveva spinto a cercare la guarigione:

-una melodia tenue nella sinfonia della sua sofferenza-

Sebbene i mostri sembrassero invincibili e le paure insormontabili, persisteva un bagliore di resilienza. E fu così, che intraprese una nuova lotta.
Stavolta non contro sé stesso, ma per sé stesso.
Affacciò su un nuovo orizzonte.
Un orizzonte in cui quelle entità non scomparvero, ma che a sua volta imparò a conviverci e a sfidarle senza paura...
Nei giorni che scivolavano come frammenti di sogno, tra fobie e speranze intrecciate, scoprì il potere dell'accettazione.
Capì che la guarigione non era una strada retta, ma una vera e propria danza tortuosa, dove pur non conoscendo i passi, poteva riprodurla progressivamente.
Progressivo,
così come il suo desiderio di voler vedere quelle cicatrici trasformarsi in trofei di battaglia.

Così, con passi titubanti ma determinati, proseguì il suo viaggio.
Nel futuro, avvolto dall'incertezza, camminava con la consapevolezza che la sua storia non era giunta alla fine:
c'era ancora tempo,
c'era ancora spazio,
per crescere, per amare
per amarsi,
per accogliere quello spiraglio di luce...

luce che un giorno ”riaffiorò”,

-come una melodia che finalmente trova la sua nuova armonia-


•MAL'AkH

Lux testo di MAL AKH
5