Estratto dal mio romanzo “Gender”

scritto da Bruston
Scritto 13 giorni fa • Pubblicato 11 giorni fa • Revisionato 11 giorni fa
0 0 0

Autore del testo

Immagine di Bruston
Autore del testo Bruston
Immagine di Bruston
Estratto dal mio romanzo “Gender”. Scritto anni fa’, per una collaborazione in un progetto culturale, di una associazione Lgbt. Qua sotto, sono emozionato, di riportarne un estratto, che esplicita perfetto, la sua anima.. Buona lettura!
- Nota dell'autore Bruston

Testo: Estratto dal mio romanzo “Gender”
di Bruston

Contesto.
Qua sotto, gli attori sono due amici d'infanzia, Luca e Lorenzo, che assieme ad altri ragazzi e ragazze loro cotanei, formano un gruppo, che esiste da sempre.
Uno di questi due amici però, Luca, è molto sensibile e di carattere dolce.
L'altro, Lorenzo, è l'emblema dell'uomo che non deve chiedere mai.
Luca, è segretamente innamorato di Lorenzo.

Luca è un fotografo, chiamato a catturare le immagini di uno spettacolo teatrale, comprese le prove dei giorni precedenti.
In tale contesto, si imbatterà in un balletto che lo emozionerà a tal punto, da volerlo condividere col suo amore impossibile.
Qui di seguito, l'estratto del mio libro.



"... Quando finalmente entrambi presero posto, l'uno di fronte all'altro, Lorenzo con la sua birra scura e Luca con la sua Coca Zero, quest'ultimo iniziò il suo racconto.
“Ti ho già detto che sto per parlarti di questa coreografia, ma voglio ripeterti, che lo sto facendo perché per me ha emozionato molto. Perché per me, ha significato molto. Per cui, ti prego, non fare il te stesso versione orso ed ascoltami. Per favore!
Ok! Allora... Prima che si apra il sipario, parte l'intro della canzone. La riconosco subito perché la adoro, è "Because of you" di Kelly Clarkson. La conosci?" "Assolutamente no, bro. Non è il mio..." venne zittito.
"Ascoltala allora! A me emoziona!" Quest'ultimo concetto, lo espresse con la semplicità di chi non si spiega, perché non sia così per tutti.
"Comunque... In scena entrano un uomo ed una donna.                                           Vestiti in bianco.
Lui con aria altezzosa e spavalda.
Lei con aria regale, ma al tempo stesso semplice e genuina.
Lui, sempre un passo avanti a lei, a volerla coprire, a volerla celare.    
Lei, remissiva, rassegnata.
Iniziano a ballare e l’effetto che fa, è che lui voglia opprimerla, sovrastarla. Che lei cerchi invano di fuggire, di nascondersi.
Questa loro coreografia si conclude, con loro che si siedono su degli scranni.                                 
Ed è qui, che tutto comincia a cambiare.
Entra in scena una seconda ballerina.                                Bellissima!
Il suo vestito è di un rosso tenue, che carezza l'occhio, ma a sua volta lo cattura. Leggero, ampio, svolazzante.
Entra in scena lei e ti travolge.
Se l’uomo e la donna ti hanno coinvolto, lei ti rapisce.
È sinuosa, appassionata..." 
"Insomma ti sei innamorato di lei!?" Lo interrompe ridacchiando.
"... No orso! Non ci combina una sega... Zitto e ascoltami. Te l'ho già detto. Per favore!...
La donna rossa piroetta verso di loro guardando attentamente entrambi. Lui lo lascia lì com’è. Non lo calcola proprio.
Ma lei… lei la riconosce e sussulta. Allunga una mano per toccare la sua.
Anche la dama bianca la riconosce, si emoziona e le porge la sua mano.
L'uomo, che non si è accorto di niente, si alza.
Con la sua arrogante possenza, prende la dama rossa e le gira attorno.                                     
Per osservarla, sottometterla.           Lei tenta di sfuggirgli senza successo.
Sono entrambi ballerini estremamente bravi e rendono perfettamente il concetto.                 
La dama bianca a questo punto decide di intervenire e si inserisce di nuovo nella coreografia.
L’uomo la scansa e la guarda con scherno. Al tempo stesso circuisce in modo sempre più violento la dama rossa.
Divise dalla figura dell’uomo, le due si guardano, si cercano.
La canzone si fa sempre più forte, più struggente.
La dama rossa, con tutta la forza che ha, spinge l'uomo via, che cade e si tramortisce.               
Da adesso in poi, inizia la parte che mi ha fatto piangere.
Le due donne finalmente si trovano. Immobili per un istante, occhi negli occhi.
Poi si abbracciano piangendo ed iniziano a ballare assieme.
Brividi. Tantissimi brividi.
Vorticano tra di loro, si accarezzano, si stringono e poi si allontanano per avvicinare gli sguardi.
Danzano a terra, in piedi, con prese ed abbracci.
Sono una cosa sola, ipnotizzanti, sensuali, dolci, forti, emozionate, innamorate.
Le due ballerine ti portano ad un livello di suggestione incredibile.
Ma sono i due personaggi che interpretano, che ti trascinano nel loro mondo, nella loro passione proibita.
Mentre pensi a tutto questo, non ti accorgi che l'uomo si è alzato e urlando spinge via la dama bianca.
Ballando l’uomo, con la gestualità voluta, sembra chiedere cosa stia succedendo.                              
L’uomo è lui, e lui solo ha diritto di prendersi la dama rossa.
Rabbia.
Le donne tentano di raggiungersi, ma lui le strattona entrambe.
La dama bianca le si getta contro e lui la strangola e l'uccide.                   
Io sono rimasto sconvolto! Le lacrime ed i singhiozzi, non mi lasciavano più in pace.
La canzone è quasi al termine e si fa più lenta, più riflessiva.
Anche i passi dei ballerini sono meno ritmati, ma sono sempre più densi di significato e spessore.
La dama rossa si avvicina al corpo dell'amata, per piangerla, ma l'uomo la prende di peso e la trascina via.
Guarda in platea trionfante, mostrando la sua preda.
Non presta la minima attenzione al corpo morto della sua dama bianca. Sua sorella? Sua moglie?                                             Lei giace esanime a terra per mano sua.
La dama rossa scalcia e si divincola. Si libera ed inizia a spingerlo, a colpirlo, con rabbia, odio e violenza.
Tali che l'uomo si spaventa e come per un'epifanica illuminazione, capisce davvero cosa ha fatto e scappa.
La coreografia si avvia al termine, sulla scia finale di questa magnifica canzone.
Questa parte finale, è struggente, malinconica. Triste.
La dama rossa con delicatezza e reverenza, solleva e bacia con estrema dolcezza la sua amata.
Gira le spalle al pubblico e con passi lenti, ma decisi, la porta via con se!
Io ho continuato a piangere, un quarto d'ora."
Lorenzo guardò negli occhi il suo strambo migliore amico. Gli sorrise, come si sorride a qualcosa o qualcuno che ci fa tenerezza. Ma non riuscì assolutamente a capire, l'emozione di cui Luca, era rimasto pervaso."



La conclusione di questo brano, vede Luca rimanere con in mano, un biglietto per lo spettacolo, che aveva provato a regalare a Lorenzo.
Ma che quest'ultimo, con la superficialità dell'inconsapevolezza, aveva, da orso, rifiutato.

Estratto dal mio romanzo “Gender” testo di Bruston
6

Suggeriti da Bruston


Alcuni articoli dal suo scaffale
Vai allo scaffale di Bruston