Sangue

scritto da Rossofuoco
Scritto 2 anni fa • Pubblicato 2 anni fa • Revisionato 2 anni fa
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Autore del testo Rossofuoco
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Se le mie viscere potessero esprimere i loro desideri, le loro volontà, farebbero così.
- Nota dell'autore Rossofuoco

Testo: Sangue
di Rossofuoco

Le vene cave e poi l’altre m’annaffia,
Con fluido rubino il viso m’irrora,
Di concupiscenza n’è il vento a prora,
S’insinua in corpo, mi nutre, mi graffia.

Il gran nemico, la Noia, dissecca
Ogni Passione che da lui ne sorga,
Finché incontenibile erompe e sgorga
E Desideri e Voler di sé tecca:

Lo stillicidio che lento mi scorpora
Bollir mi fa o raggelare il midollo,
Il freddo granito, or sazio e satollo
Nutrito ha infine la calda mia porpora.

Nell’ossa spremuto son d’ogni stilla
Privo ormai di quell’ambrosia scarlatta;
Per gl’occhi teneri ch’hai da cerbiatta
Ancora profondo il plasma zampilla:

Pur viva è la fonte, ferroso sangue,
Che inspira vita in tal fredda carcassa,
Non v’è metallo che il derma trapassa
Che faccia dir: “Ecco, infine si langue”.

Di rubra fiamma ogn’arto si cosparge
Con quel licor che s’addensa di rosso,
Il suo calor che m’ha tanto percosso
Dall’impregnate membra al Ciel si sparge.

Sangue testo di Rossofuoco
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