I parchi pubblici

scritto da Inferno delle città
Scritto 39 anni fa • Pubblicato 5 giorni fa • Revisionato 5 giorni fa
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Testo del 1986 o giù di lì
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Testo: I parchi pubblici
di Inferno delle città

I parchi pubblici

delle agonie

rimbalzano sugli assordamenti

delle vuote gallerie

di ponti ferroviari

nelle stanze della disgregazione

Sui posti di frontiera

del nostro inconscio

sgomento

espatriano 

clandestinamente

sagome di apparenze

continuamente

Nel dubbio

sottile

della grossolanità

la grossa sotterraneità

della dubitatività

starnazza alacremente

 

Resta espunta dalla coscienza

immacolata

la tetragonalità

dei sedili

delle metropolitane dell'es

 

E' dipinta 

su di noi

la facciata

di un cenacolo

spettrale

di impressioni

rimosse

 

SI cerca ciò che sfugge alla ricerca

nella rugginosità

Il pieno dell'età

si ciba di ecloghe

arenate sul ceppo acceso

e ardente

delle franate aspettazioni

sul tratto delle traversie

ricorsive e incombenti

introspettive e specchianti

sui binari neuro-centrali

della stazione anonima

muove i primi passi

il genio dell'anima

I parchi pubblici testo di Inferno delle città
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