Ma che ve lo dico a fare!

Una piccola compilation di domande indirizzate al sottoscritto in svariati ambiti e contesti, le quali erano letteralmente impossibili da non appuntarsi! Eccone alcune:


• "Mi scusi, ma questo in che modo potrà mai servirci nella vita?". "Mi faccia capire -rispondo-: lei ha interrotto la spiegazione per porsi domande esistenziali?".
"Intendevo chiedere se ci saranno mai altre materie, perché finora sono tutte uguali...". "Cioè -riprendo ancora- si sta rendendo conto solo ora che all'università di matematica si studia... matematica?".
"Sì".
"I miei complimenti. La prossima volta che raggiunge il Nirvana, però, lo esterni in un momento più consono: perché dietro di lei c'è un'intera classe che si sta domandando un sacco di cose su di lei in questo momento...".
-Studente in classe-

• "Qui a Torino come mai i nomi dei corsi e delle strade indicano sempre il luogo in cui terminano?".
"Infatti corso Stati Uniti finisce direttamente da Trump. Per non parlare di corso Unione Sovietica: quello non solo finisce a Mosca, ma addirittura ti ci porta negli anni '80!".
-Fidanzata nuova di un nostro amico-

• "Come mai non dite che 3I/ATLAS è un'astronave aliena e vi ostinate a raccontare che è una cometa?".
"Se vuole domattina verso le 4.30 viene su in osservatorio, puntiamo questo oggetto e potrà vedere coi suoi occhi direttamente".
"No! Aiuto! Poi mi scoprono! Nessuno è al sicuro, fatemi uscire!".
-Giovane donna che è letteralmente scappata dal Polo Astronomico dove collaboro in preda al panico-

• "Mi scusi: bella spiegazione, per carità, però come mai vedo la stella polare oscillare dal mio balcone di casa tutte le sere? Come me lo spiega?".
"Beh, potrebbe per esempio andarci meno pesante con la grappa...".
-Utente di una mia lezione al già citato Polo Astronomico-

• "Si può sapere perché ha votato contro alla proposta?".
"Perché sinceramente credo che tre milioni di euro vadano investiti, ad esempio, nell'acquisto di nuovi computer, nuove attrezzature, o nel rimodernamento di alcuni locali, invece che nella realizzazione di nuovi cessi per soddisfare la comunità LGBTQ+!".
"Lei, professore, non ha il quadro di insieme!".
"Ah no? E io che credevo che dovessi formare nuovi matematici al di là di tutto!".
"Ma si può sapere cosa vuole che faccia?".
"Se proprio devo dirlo, vorrei che gli amici suoi che l'hanno messa nel suo ruolo senza un minimo di competenza, solo perché aveva la loro tessera di partito senza un briciolo di capacità, questi fascisti vorrei davvero che fossero appesi a testa in giù sui lampioni della città. Ma mi rendo conto che forse è un filino eccessivo. Mi accontento però di un nuovo Preside".
-Scambio gentile di opinioni tra me e il Preside al Consiglio di Facoltà-


Vorrei ridere e dirvi che la metà di queste cose me le sono inventate. Vorrei davvero. Eppure...