Manifesto dell'Universalismo numero 4

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Scritto 35 anni fa • Pubblicato 6 mesi fa • Revisionato 6 mesi fa
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Pasquale Raffele D'Orlando, Artista Universalista
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Testo: Manifesto dell'Universalismo numero 4
di Universalista

MANIFESTO DELL'UNIVERSALISMO N° 4

Il muro è crollato.

Questo è un segno del cammino universalista

che l'umanità sta intraprendendo.

Altri muri dovranno crollare.

Altri ne dovremo abbattere.

Muri più grandi, più offensivi, più tenaci, più vecchi, più radicati;

muri della mente, della separazione, dell'ignoranza, della paura.

Le ideologie, i sistemi imperfetti e limitati, non universalisti,

crolleranno anch'essi inesorabilmente.

Le "babeli" mentali che ci bloccano

non possiamo aspettare che cadano,

non ne abbiamo il tempo:

dobbiamo distruggerle per poterci incamminare verso la liberazione universale.

L'umanità attanagliata dalle paure

sta prendendo coscienza dei suoi terribili controsensi.

I "grandi" si rendono conto che i loro sistemi non stanno più in piedi

e per reggersi cercano la via della cooperazione commerciale

e degli assembramenti politici.

Queste sono le anticamere della "casa",

non dobbiamo soffermarci.

Proseguiamo.

Per non concepire altri blocchi ancora più grandi e più pericolosi,

andiamo oltre la "Casa comune europea"

incamminandoci verso la "Casa universale".

Purtroppo, l'economia e la politica determinano i destini del Mondo.

Abbiamo visto che il Mondo non può reggersi su questi due punti;

è un gioco d'equilibrismo pericolosissimo,

che spesso precipita in guerre e tragedie immense.

Questi due riferimenti, conditi da ricette ideologiche

alle quali l'umanità ha fatto capo fino ad oggi,

non possono stare più in piedi.

È una legge naturale, occorre un terzo punto d'appoggio:

l'Universalismo D.

Con l'Universalismo D le leggi economiche devono essere ribaltate:

dal concetto di sfruttamento si deve passare all'equilibrio economico

e alla cooperazione mondiale;

mentre per la politica è necessario passare dalla supremazia e dal potere

al rispetto altrui degli usi e delle culture diverse,

unendo in un unico destino tutti i popoli della Terra.

Non indugiamo, facciamolo.

Creiamo definitivamente una nuova umanità,

un’umanità universalista

che ci liberi da tutto il negativo che abbiamo accumulato in millenni.

Creiamo senza paura,

la creatività è l'espressione più elevata dell'uomo.

Essa deve essere nutrita dagli scopi più alti e puri.

Creiamo nuove forme d'Arte, di Cultura, di Scienza, d'Informazione e di Politica

che non siano asservite dal profitto e dall'aggressione,

ma liberate dalle aberrazioni attraverso una nuova etica:

l'Etica universalista.

Riportiamole alle loro naturali funzioni

e creeremo così una umanità libera,

felicemente universalista.

Pasquale Raffaele D'Orlando

Marina di Pietrasanta - Luglio 1990

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