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I segni sulla pelle dovrebbero essere un esclusivo diritto di chi si ama, la realizzazione di quel desiderio animale che ti spinge a graffiare, a mordere, a stringere, e perfino a colpire.
I segni sulla pelle, quando le anime si sposano, si trasferiscono sul cuore, si imprimono nella testa, ci cambiano, perché sono indelebili, destinati a ricordarci per sempre quei momenti, che rimangono con noi, mentre cancelliamo migliaia di giorni, come non fossero mai stati vissuti.
Poi ci siamo noi, i reietti che sognano di poter avere tutto questo, ma non possono, guardano i segni sulla loro pelle, segni che non arrivano da quelle unghia, da quei denti, e devono ricordarli, memorizzarli, per non aggiungere nuovi segni clandestini.
Io ti morderei ogni volta, ogni volta ti graffierei, ogni volta stringerti la tua carne tra le mie dita per assaporare ogni tuo mugolio, ogni sguardo malizioso, ogni palpito di piacevole dolore, perché tu sei la ragione per cui ha senso tutto questo, ha senso combattere per non perderti e per non perdermi, la verità è, che io ho maledettamente bisogno di te.
