Contenuti per adulti
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Voglio fuggire, sparire nel nulla,
lontano dal caos che l'anima annulla.
Un luogo di pace, un angolo muto,
dove il cuore smarrito ritrovi un aiuto.
Dove si trova? Qual è la via?
Che porta lontano da questa agonia?
Catene mi stringono, invisibili e nere,
mi ingoiano vivo, mi tolgono il fiato, il potere.
Angoscia che brucia, un fuoco silente,
perché proprio a me, questa pena latente?
Mai fatto del male, mai seminato dolore,
eppure tremo, schiavo di un torpore.
La notte non consola, nei sogni l'incubo,
un eco costante di un destino cupo.
Schiavo di sensazioni, un peso infinito,
che opprime il mio petto, mi lascia smarrito.
Voglio andar via, sentire la pace,
che il dolore si spenga, che l'ansia si taccia.
Liberarmi dal fardello, sentirmi leggero,
vivere senza soffrire, almeno sincero.
Se un giorno accadesse, sarei finalmente,
un'anima libera, un cuore splendente.
Ma succederà? Questo io chiedo,
mentre il buio persiste, e aumenta il mio credo.
Non ho commesso peccati, né offeso, né tolto,
eppure mi sento condannato e involto.
Quanto cerco di avanzare, il peso cresce,
e il mio sguardo si fa scuro, il dubbio mi mesce.
Vedo il negativo, mi annega, mi invade,
ma io non voglio credere in queste contrade.
Cerco una luce, ma è lontana e sfuggente,
condannato a un tormento, senza causa evidente.
Cerco risposta, ma resta il mistero,
di un’anima sola, in un mondo severo.
Non ho fatto male, non ho deriso,
eppure mi manca il dolce sorriso.
Gli altri vedono il sole, io solo il grigio,
un’ombra che offusca ogni mio prodigio.
E così continuo, in cerca di senso,
tra sogni di pace e un dolore immenso.