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Ti ho amato tanto,
“coniglietto bianco".
Batuffolo di neve.
Eri il mio principino.
Ti ho chiuso gli occhi,
sul corpicino martoriato. Esanime.
Che strazio essere arrivata così tardi.
Non mi accolgono più
le tue fusa al rientro.
Triste è la casa,
vuoto il giardino.
Se ne stanno mute
le tue sorelline,
e nemmeno ti cercano.
Hanno capito.
Ti ho seppellito
sotto l'albero più bello,
nella frescura più fitta.
E verrò a trovarti
ogni giorno ,
finché mi porteranno
le gambe.
Impavido e nobile,
avrai sfidato
un avversario di te,
molto più forte.
È il mio cuore,
la tua tomba ,
Lì mai le coccole
ti mancheranno,
malgrado sia il posto
più straziato.
Ci vedremo forse
dopo il ponte,
non so quando…
Ma la mia anima,
anela presto a specchiarsi,
nei tuoi occhi di luna.
e a risentire quel “grrr “,
che solo tu facevi.
E pensare che scherzando,
accarezzando il tuo manto,
profferivo per celia… maledette parole.
“Ti devo fare con le patate".
