Anatomia del vuoto

scritto da Sonia Anguzza
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Testo: Anatomia del vuoto
di Sonia Anguzza

Mi manchi

come l’acqua in un bosco in preghiera,

come il vento perduto tra vele stanche,

come il fuoco negato a chi invoca in

ginocchia piegate, mani congiunte.

Mi manchi

come la fiamma ai piromani

con le vene accese

quando non arde più nulla.

Come i guerrieri,

quando la guerra li dimentica.

Mi manchi

come ossigeno nel cuore,

come sangue che non trova le vene,

come il battito

che cerca il suo tamburo,

come l’anima,

quando non sa più dove stare.

Come l’amore,

quando si svuota di sé.

E il sangue gela.

Il vento tace.

Il fuoco scompare.

L’acqua si prosciuga.

L’aria si ritrae.

Io cesso.

Il calice sacro,

quel vino adulterato

bevuto come verità,

era sogno o veleno.

Tu sei la lama

scavi la carne.

Violenti il pensiero,

deturpi la mia quiete.

Sporchi la mia poesia d'amore.

Spogli la vita.

Profani l’amore.

E la vita.

Ancora.

E se tu non ci sei,

io non sono.
 

Anatomia del vuoto testo di Sonia Anguzza
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