Tra cent'anni

Alla fine, come tutti
sei passata!
E con lo scorrere del tempo,
più leggere saranno le tue orme -
che sarai a peso di formica

Tra cent'anni 
- Ecco! - diranno
Da qui, in un lontano giorno,
passò la donna qualunque dall'identità sconosciuta
Nessuna via porterà il tuo nome,
nessun libro scriverà di un tuo solo gesto da eroina
Dopo di te - altri, e di te non si ricorderanno
Del tuo onomastico e anniversari
non si saprà la data - dimenticata,
come dimenticate saranno le tue cose.
Tutto di tuo ormai sarà perduto
Nessuna maniglia,
nessuna chiave da girare,
Al tuo campanello
non suonerà il postino,
fuori dalla porta la targhetta
avrà un altro cognome
Al mittente verranno rispedite lettere in carta bollata,
la posta sarà corrispondenza non pervenuta,
e fotografie come cartoline,
dove tu signorina ti accingevi in avvenenti pose,
sbiadiranno sotto a vecchie cartacce, impolverate chissà dove!
Tra cent'anni,
un'altra aprirà la porta al posto tuo,
vivrà nella stessa casa dove tu hai vissuto,
scenderà le stesse scale che tu hai salito,
guardando lo stesso cielo che tu hai guardato, 
sospirerà almeno una volta alla fine di un'estate
Come te, forse, di un sole perdutamente innamorata,
coltiverà con cura
lo stesso giardino che tu stessa hai coltivato
Tra cent'anni...
Troppo indietro negli archivi
Il tuo primo vagito verrà sostituito
Un'altra già nata al posto tuo - e tu,
come non fossi mai esistita!
Tutti i giorni e nessuno sarà il giorno del tuo compleanno
Tra cent'anni 
- Ecco! - diranno
Da qui, in un lontano giorno passò la donna qualunque
-
Lei passò come passano tutti -  a lieve passo di sogno
Fumo,
polvere,
nebbia astratta
Da sotto alla finestra passò come un'ombra - a peso d'aria 
Astrattamente