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Cucciola di ferite vestita,
coperta da un elegante mantello,
cammini per strada con altero cipiglio.
Delusa ma fiera, conti le volte che hai avuto fiducia,
conti le volte che a terra ti hanno sbattuta.
Appoggiata a un albero spoglio, sogni un alfiere senza stupido orgoglio.
Mille pensieri affliggon la mente,
ma l’eterno sorriso
come una lancia trafigge l’oblio.
Un piccol rifugio ti culla ogni dì:
di amore e di fede son fatte le mura;
di imperitura speranza il cuore si cura.
Morte alla mente che non seppe capire,
morte al cuore che non seppe sentire!
Questo il grido che ti vuole rapire.
Le stelle cadute son desideri perduti,
quelle rimaste nel cielo appese,
apron la strada a nuove attese.
Una dolce salita di fiori è addobbata,
di canti di cincia l’aria è riempita.
Pronta per te si apre la vita,
che del futuro ancora deve esser vestita.
Ti adorni di fiori su seta dipinti;
davanti allo specchio la tua figura contempli.
Dolce e garbata sussurra all’orecchio:
tu sei amore e splendido fiore.
Si spegne il giorno,
si accende la luna;
di un dolce ricordo,
fanne fortuna.
