Sulla tomba di Majakovskij

scritto da Bajkal
Scritto Ieri • Pubblicato 14 ore fa • Revisionato 14 ore fa
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Testo: Sulla tomba di Majakovskij
di Bajkal

E se
vivo 
o morto
giungessi a te, 
innanzi alla testa 
di marmorea bellezza, 
nel castone di rossa intelligenza, 
pura
come l'ogiva
che pose fine ai tuoi giorni roventi, 
generosi
di volo
nei futuri orizzonti di luce, 
di granitica certezza
e violenta dolcezza, 

vorrei spargere sulle tue ossa
iridescenti
petali di Gerani,
donati ai Liberatori dagli amici di Persia,
che ti salutano, 
gladiatore della parola,
dedicandoli a te, 
non lontani,

vorrei leggerti
il saluto di Boris, 
grande poeta, 
pessimo romanziere,

vorrei toccare
il nome che ha illuminato le mie nere aurore,

mentre dormi,
immane gigante
di tenero acciaio, 
albatro di Rossa Rivoluzione
precipitato nella vita di ogni giorno,
alato architetto di mondi nuovi,
musico di notturni ineffabili su flauti di grondaie,
sarto di bluse variopinte di cieli impossibili,
fustigatore di déi e sospiri,
di nonne e patrie,
di merletti e marmaglie,
amante di moltitudini di donne vagheggiate,
cuore enorme strascicato da insufficienti gambe,
ipertrofico,
iperbolico bambino dell' avvenire,

mentre,
araldo mai nato agli anni comuni,
sogni,
e il tuo grande sogno,
il tuo alto volo,
nutre la terra, 
e non finisce
mai.

Sulla tomba di Majakovskij testo di Bajkal
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