Contenuti per adulti
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Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
L' indifferenza è una medaglia a due facce, l’una completamente contrapposta all’altra: una faccia che trasmette equilibrio, serenità, libertà di scelta. L’altra che trasuda ostentazione, negatività, dannosità.
L’indifferenza è un po’ come l’anidride carbonica per noi umani: in piccole dosi fondamentale per il corpo come sostanza di scarto, ma allo stesso tempo letale se presente in gran quantità.
Per me è sicuramente la strategia migliore da attivare in tutte quelle situazioni in cui qualcuno o qualcosa cerca di distruggermi, di appesantirmi con un cattivo giudizio, di spingermi a fare scelte dannose o sbagliate. È lo strumento che utilizzo per non reagire a tutti i miliardi di stimoli a cui ormai sento di essere sottoposta ogni giorno guardando la tv, ascoltando la radio, leggendo i giornali, o semplicemente vivendo: senza la giusta dose di indifferenza sarei sfinita già dopo un’ora dalla sveglia mattutina. Conosco i miei gusti, conosco quello che mi piace e non, cerco di dare sempre importanza ad alcune cose, ad altre meno, ad altre non alcuna. Non mi scervello per il resto, rimango indifferente e lascio che se ne occupi chi invece lo ritiene importante.
Questa è sicuramente la faccia positiva della medaglia.
E poi c’è l’altra: spaventosa, dannosa, inquietante indifferenza che spesso va perfettamente a braccetto con l’egoismo.
Penso
A tutte quelle volte in cui ci siamo voltati dall’altra parte vedendo una persona in difficoltà.
A tutte quelle volte in cui abbiamo deciso di agire solo per nostro interesse, fregandocene delle ripercussioni sugli altri, fregandocene del volere e delle aspirazioni degli altri ed ancor peggio non valutando tutto ciò a priori.
A tutte quelle volte in cui abbiamo deciso di lasciar perdere in amore o in amicizia, senza una reale motivazione, perché da codardi non siamo riusciti a scegliere e a prendere con coraggio una decisione.
A tutte quelle volte in cui siamo rimasti indifferenti ed impassibili dinnanzi al dolore e all’infelicità degli altri.
A tutte quelle volte in cui abbiamo finto di “non aver visto”, “non aver sentito” per non doverci sentire in dovere di agire o di "sbatterci" di conseguenza.
A tutte quelle volte in cui abbiamo rinunciato senza alcun preciso motivo, distaccandoci completamente dalle conseguenze e dalle ricadute a cui queste rinunce hanno inevitabilmente portato.
A tutte quelle volte in cui...potrei continuare all’infinito.
Siamo delle merde.
E dico siamo perché sono sicura che almeno una volta nella vita anche io sono stata indifferente in modo malvagio e subdolo. Sono sicura che in qualche modo anche io ho fatto star male qualcuno con la mia indifferenza.
Ma errare è umano, indifferentemente. Ed indifferentemente è umano anche scegliere di essere migliori, di non voltarsi dall’altra parte, di considerare gli altri, di far del bene, di fornire spiegazioni, di non rinunciare senza motivo, di supportare gli altri in momenti di difficoltà o dolore o infelicità, di vedere e sentire e agire di conseguenza.
Se tutti pensassimo al bene degli altri….di questi tempi….che grande utopia.