l’angelo caduto

scritto da sorg
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E non mi ha inventato colui che predichi, ma il tuo bisogno di distinguere giusti ed eretici
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Testo: l’angelo caduto
di sorg

Al principio fui un serafino in Paradiso
la Stella del mattino, il frutto proibito
il figlio dell’Aurora e l’adottivo di Narciso
per il mio orgoglio caddi da antieroe sovversivo

sono l’essenza del male, la mano di Caìno
la sua pena eterna, il suo marchio distintivo
l’inondamento repentino, il supplizio lesivo
la schiavitù che incombe sopra il popolo divino

sono presente in tutti i culti, dall’ultimo al primo
ma metto in disaccordo tutti, non ho un nome preciso
tra i mortali a parlare di me Zaratustra fu il primo
poi Isaìa, Ezechiele, e Tommaso d’Aquino

sono la distruzione, presto il volto ad Abadonna
la pioggia di fuoco sopra Sodoma e Gomorra
non ho distinta forma, per alcuni porto corna
altri mi ritrovano nel corpo di una donna

ho insegnato l’inganno al terzo patriarca
Giacobbe, la teomachìa, la sua tracotanza
a Giobbe tolsi tutto, qualsiasi rilevanza
per dimostrare la sua fede, la pura speranza

lo scontro con Michele, il raduno delle schiere
gli angeli caduti in terra, Azrael, Samaele
la cacciata dell’uomo dai giardini dell’Eden
la lussuria del terzo sovrano d’Israele

e sono stato tentazione alla vita di Cristo
la contrapposizione bene e male, manicheismo
la morte di Dio, la base per il nichilismo
l’egoismo indissolubile da nessun vizio

il cerchio del male, l’attrazione dell’inizio
le anime dannate gravide di sadomasochismo
disperate in gironi a subire punizioni
eterne, decretate da un giudice fittizio

e non ho mai chiesto di essere quello che sono
sono necessario per rendere il tuo Dio più buono
e non mi ha inventato colui che predichi
ma il tuo bisogno di distinguere giusti ed eretici

l’angelo caduto testo di sorg
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