La frenesia della codifica!

scritto da MaxMagno
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Testo: La frenesia della codifica!
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La frenesia della codifica, la nuova patologia mentale di questo millennio, un millennio senza bug digitali questa volta, perché i computer se la sono cavata ma "noi no", come cantava Claudio Baglioni.

Di bug, nel nostro cervello, ne abbiamo collezionati a iosa. 

Il gap cognitivo tra la realtà e la costrizione mentale societaria, risulta essere al primo posto nella classifica dei disturbi comportamentali delle persone.

Sembra che il vizio di incasellare tutto non si perda mai, quasi una stringa programmata nel nostro DNA.

Tutto deve essere codificato altrimenti... si va nel panico.

Esempio lampante di questa triste neomalattia è quello di assegnare alle persone, alle vicende che si susseguono, il ruolo del buono o del cattivo, il concetto di giusto o sbagliato, tutti schemi che tendono a polarizzare l'opinione dei singoli, ingessandoli a dei cliché mediatici. 

Ne siamo così assuefatti che siamo convinti di pensare liberamente, scegliendo sotto subdola costrizione, quello che altri ci hanno imposto "grazie" ad un lavoro di propaganda massiccia.

Abbiamo assorbito, nostro malgrado, delle abitudini da umanoidi, col risultato di annichilire la struttura neuronale, del nostro muscolo grigio, portandola a limitare le sinapsi e ad aumentare le scelte da copione.

Si provi a pensare alla routine degli acquisti alimentari.

Anni di coltivazione mentale davanti alla tv, di partecipazione ai salotti, ovunque se ne formino, indottrinanti all"anti-quello o all'anti-questo, ci hanno preparato a tirare fuori le scelte come fossero banconote dal portafogli, tutte ben preparate prima e messe li pronte all'uso,  senza il bisogno di formularne ex-novo.

L'ossessione ai colori e alle forme è il primo criterio di valutazione.

Si voglia deliziare il palato con delle mele la prima cosa da osservare è il colore, devono essere rosse, senza macchie, o gialle senza grinze né ammaccature, belle e cerate, luminose e ben sistemate nelle cassette come fossero uova di Fabergé! 

Si potrebbe realizzare uno strumento, un simil calibro per sincerarsi delle misure perfette, un melometro magari.

Le banane devono essere verdi, anche se a rigor di logica il loro colore è il giallo, perché il verde ci indica che sono fresche, senza macchie nere, altrimenti si cestinano perché indica che sono troppo mature e sarebbero invendibili, il nero sul giallo non ci sta,  il verde è il colore dell'anno.

Cosi pensiamo, o almeno crediamo di farlo,  di dover passare al biologico su larga distribuzione, cercando ortaggi e tuberi perfetti, come se la natura potesse fabbricarli a stampo.

Lo zucchero deve essere bianco, brillante, le uova devono avere un colore omogeneo e netto, o terra di Siena o Panna, se si intravedono puntini o striature di nuance sospette non va bene. 

Ricordare da dove escono può esserci utile.

E così, anni e anni di erudizione mediatica ci hanno resi vittime di pensieri preconfezionati, che ci portano a subire politiche commerciali di spreco alimentare voluto dalla nostra ossessione per le forme e i colori.

Sarebbe utile curarci da questa frenesia di voler codificare ogni cosa.

Molto spesso non c'è un buono e un cattivo, non si parla di giusto o sbagliato, non si è costretti a scegliere ciò che viene imposto come unica soluzione.

Nessun essere umano è uno stampo dell'altro, neanche il cervello e la coscienza.

La frenesia della codifica! testo di MaxMagno
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