Poesie Americane XXXI° Las Cruces NM

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Autore del testo A.B.

Testo: Poesie Americane XXXI° Las Cruces NM
di A.B.

Proprio un bel lavoro,
veloce,pulito
e quanto bastava per molti giorni
nascosto nella grossa moto
parcheggiata sul retro in ombra.
Fuori in lontananza la polizia
faceva dentro e fuori
senza immaginarlo così vicino.
Nel locale semivuoto,
Bill stava sul lato della Campo st.
tenendo d'occhio la strada
e si godeva il fresco dall'alto.
Come il ventilatore sul soffitto
in quella sterile camera d'ospedale
in cui lei agonizzava da giorni
dopo aver perso il bambino.
Ricordava perfettamente
il tempo interminabile
a guardare quelle pale
a tutte le ore del giorno
e lo stupore atroce
di quando alla fine
continuassero a girare
come se niente fosse
un giro dopo l'altro,
un giro dopo l'altro.
Aveva alzato gli occhi al cielo
ma non si erano fermate.
La cameriera mora gli sorrise,
si avvicinò e voleva parlargli.
Begli occhi tigrati sul mondo
e su di lui che la guardava:
un filo senza parole tra loro
che diceva tutto in niente,
mosse segrete di una partita nota.
Poi quando qualcosa poteva succedere
sentì l'aria fresca dall'alto
e il tempo gli sospirò gelido
tutta l'ira conservata negli anni:
ormai era troppo tardi,
troppo tardi per qualunque cosa,
troppo tardi anche per pensarci.
Aveva alzato gli occhi al cielo
ma ormai era troppo tardi
e mentre nella sera verso est
si allontanava dalla città di luci,
un'angoscia gli strinse il cuore:
nel suo buio niente calore,
neanche un'amante da piangere
o un gatto nella notte d'aspettare.
Mille passi a costruire il suo destino
e mille passi verso l'unico destino.
Poesie Americane XXXI° Las Cruces NM testo di A.B.
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