petali, rugiada e orzo murino

scritto da Josephine Delamarre
Scritto 2 anni fa • Pubblicato 2 anni fa • Revisionato 2 anni fa
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Autore del testo Josephine Delamarre

Testo: petali, rugiada e orzo murino
di Josephine Delamarre

Ho raccolto le tue parole come fossero petali di fiore.
Poi ne ho impilato le corolle, ne ho accarezzato i gambi, l'ho fatto con pazienza, con dedizione.
Ne ho composto una coroncina, anche se all'inizio non aveva l'aspetto di tale.
Poteva essere un piccolo anello, un braccialetto, forse qualcosa che non avresti mai indossato.
Un soffio di vento mi ha portato i capelli davanti al viso, e nello scansarli ho perso un paio delle margherite che avevo in mano.
Me lo hai fatto notare, con un tono duro, come se si trattasse della peggiore delle disattenzioni.
E io mi sono aggrappata, forte, a quei miseri gambi che tenevo tra le dita, come fossero una liana, come se potessero portarmi via.
Ma anche se avessero potuto, sul finale ho opposto resistenza. La paura della tua reazione mi indeboliva.
E allora ho continuato, la coroncina, nonostante il cielo si stesse riempoendo di nuvole, in fila per il pasto del pranzo. 
Mancava un quarto d'ora alle due.
Lo ricordo perchè era scritto sul tuo orologio, costosissimo, di cui lucidavi il vetro, al mattino, con una pezzetta e dell'alcol.
Poi mi hai detto che dovevamo andare, e io ti ho chiesto un attimo, perchè sapevo che mancavano ancora una decina di fiori prima che quella coroncina potesse entrarti per bene.
Mi hai detto che non ti importava, e hai guardato di nuovo l'orologio, spazientito.
Ogni cosa di te stonava su quel prato. Dai jeans di marca, la mia giacca che tenevi sotto alle cosce per non sporcarti.
Il vento soffiava e avrei tanto voluto coprirmici, con la mia giacca.
Perchè quello che era mio era tuo.
E ciò che a me non era concesso lo riempivo di fiori, di petali, di gambi e corolle.
Dell'odore dell'erba, della rugiada, delle acetoselle gialle, dei gambi alti dell'orzo murino.
Quando ho finito la coroncina tu eri già in piedi.
E quando te l'ho porta, con gli occhi bambini e soddisfatti, il tuo sguardo è stato svilente.
Mi hai spogliato delle mie foglie di edera, mi hai innaffiato di acqua sporca e senza vita.
Non avrei voluto vedere quei fiori morire per i tuoi occhi crudeli.
Non era colpa loro, dei loro petali fragili, dei loro gambi molli.
Perchè sono stata io, sin dall'inizio, ad averli colti per te.

petali, rugiada e orzo murino testo di Josephine Delamarre
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