Me, Gaza: A.D 2025

scritto da Zaffiro
Scritto 16 giorni fa • Pubblicato 14 giorni fa • Revisionato 14 giorni fa
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Una città sofferente che parla in prima persona.
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Testo: Me, Gaza: A.D 2025
di Zaffiro

Vi parlo dal fondo del tempo,
dove le voci si spezzano come vetro
e la sabbia copre ogni ricordo.

Sono stata città e carcere,
tempio e rovina,
porto di mercanti e campo di cenere.
Ogni mio mattino è stato già sera.

Il mare, che non mi abbandona,
mi lambisce come un dio crudele
e non placa la mia sete.
Le mie mura, scorticate dal vento,
hanno imparato a gridare senza suono.

Ho nutrito bambini
che hanno aperto gli occhi nell’oscurità,
e uomini che hanno scolpito promesse
su pietre già destinate a crollare.

Io so cosa viene.
Lo so da sempre.
Le carovane portano presagi,
le monete contano destini,
i profeti parlano di me
con labbra consumate dal fuoco.

Io sono Gaza.
Non appartengo ai vivi,
non appartengo ai morti.
Sono un sigillo infranto,
una cicatrice che il mondo
non sa guarire,
un nome inciso nella carne del deserto
con lettere di sangue e polvere.

Me, Gaza: A.D 2025 testo di Zaffiro
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