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Sembrava il sole —
(non quello che scalda) —
ma quello che abbaglia,
senza preavviso.
Ero a pranzo,
con gli occhi altrove...
Poi — una voce.
Un’ombra si muove,
e già —
una sedia è occupata.
“Ti sei già seduto,”
ho pensato,
senza alzare del tutto lo sguardo.
C’era in lui
quella strana danza —
tra impaccio e audacia,
tra il passo incerto
e il coraggio
di chi non conosce regole,
ma sa —
riconoscere l’attimo.
Un anno di domande,
e le mie risposte
sospese —
tra il no
e un quasi.
E se avessi detto davvero no?
Forse il sole
sarebbe tramontato,
senza lasciare luce.
O forse no.
Ci sono incontri —
che non chiedono permesso,
entrano piano,
restano con discrezione,
e un giorno —
ti accorgi
che il loro posto
era sempre stato lì.
Solo — non lo sapevi ancora.
