Chiamami amore poi candido stronzo

scritto da Italo Rapacciuolo
Scritto 21 giorni fa • Pubblicato Ieri • Revisionato Ieri
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Autore del testo Italo Rapacciuolo

Testo: Chiamami amore poi candido stronzo
di Italo Rapacciuolo

Il nudo giullare si guarda allo specchio
e sta lì sulla spiga di grano
a dondolarsi la luna,
mentre tu fai una foto al mio glande
con dietro il Vesuvio e due caramelle
masticate d'estate.
Chiedo al dio degli abissi
perché questi frati prolissi, queste suore
contesse,
e un canto d'averla risponde natura
a un bacio alla bella tua natica arcana.
Il tuo seno s'impenna
e sulle cascate del Niagara
facciamo l'amore con quattro diademi
e un dolce calore,
e il mio pene si spande tra le Alpi
e le Ande
e non vorrei farti male mia statua
di bronzo, tu che mi chiami amore
poi candido stronzo. 
I nostri corpi adesso sono uno solo
con l'orsa Maggiore
col tempio di Artemide, e un dolce 
canto in libertà ci avvince a bocche
piene di noi, 
e tutto è un amplesso
adesso, cresciuto col senno di poi.





Chiamami amore poi candido stronzo testo di Italo Rapacciuolo
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